03 marzo 2021
di Carlo d’Elia
MONTICHIARI (Brescia)
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Ha sede a Montichiari (Brescia) il più grande partner di Vodafone Italia . Parliamo di Piramis, azienda fondata nel 2002 da Davide Possi, 53 anni, imprenditore originario di Salò, diventata una delle più grandi realtà nella vendita, nell’assistenza e nella gestione dei servizi nel mondo delle telecomunicazioni e dell’Hi-tech. Oggi il Gruppo Piramis conta 8 società e oltre 1.000 addetti, tra dipendenti e collaboratori. Ha un network di oltre 42mila aziende clienti, che coinvolgono più di 500mila utilizzatori.
Possi, come nasce Piramis?
«Da un’opportunità di business nel mondo delle telecomunicazioni, 18 anni fa, che ci ha permesso di creare un modello di lavoro che nel tempo ci ha differenziati e premiati. Oggi siamo un’azienda con 60 uffici e store in tutta Italia e più di mille collaboratori, a conferma della solida e duratura partnership con Vodafone».
É cambiato il mercato delle telecomunicazioni con la pandemia?
«Radicalmente. Si è verificato in un anno quello che, in tempi normali, avrebbe richiesto almeno un lustro in termini di diffusione. Smart working, videocall e didattica a distanza hanno generato un forte aumento dei consumi e dei servizi di connettività ».
E il ruolo del manager?
«I nostri manager hanno fatto i conti con la gestione dell’imprevisto e con quella delle persone in una condizione di paura diffusa. Trasmettere sicurezza e positività ha fatto la differenza. Dopo pochi giorni di lockdown sono stati in grado di dare ai collaboratori la formazione adeguata per far fronte al cambiamento. Non perdere di vista gli obiettivi modificando la strategia ha fatto sentire la presenza dell’azienda e questo ha dato i suoi
frutti. Oggi il ruolo richiede ancor più flessibilità e adattabilità al momento».
Quali sono le vostre prospettive, come Piramis, per il futuro?
«Puntiamo su digitale, cyber security,
gdpr, cloud, noleggio operativo e il
5G, che la farà da padrone nello sviluppo di nuovi business. La strategia del
lungo periodo abbraccia l’acquisizione di nuove start-up innovative, siti dedicati all’hospitality e il potenziale ingresso di un fondo di investimento in
azienda».